La nostra amica Tamara in questa estate 2020 realizzerà il suo nuovo progetto: un giro d’Italia scalando la montagna più alta di tutte le venti regioni italiane. Per raggiungere le venti vette ha calcolato di stare in viaggio per circa due mesi e mezzo tra alpinismo, trekking, arrampicata, parapendio, ciclismo e perché no, tradizione, cultura e cibo. Un percorso in un puro stile di vita da camper, all’aria aperta a contatto con la natura alla scoperta del bello e del buono di questo fantastico Paese.


Ci siamo incontrati con Tamara ad inizio luglio al Rif. Marinelli nelle Alpi Carniche in FVG un po’ per casualità e un po’ per logica di organizzazione. Con lei c’erano Simone Moro (con il suo elicottero giallo) e la nostra simpatica e frizzante socia Alice Russolo. Dopo aver raggiunto la cima del Coglians (la montagna più alta del Friuli) abbiamo avuto modo di cenare tutti assieme, scherzare, ridere e in ultima brindare con dello Champagne prima di andare a letto contenti a ora tarda. Al mattino tra sole, caffè e Nutella ho proposto a Tamara di fare una breve deviazione e venire a Venezia a trovarci prima di continuare il suo itinerario verso le montagne più alta dell’Emilia-Romagna, le Marche, l’Umbria, ecc…

La forte alpinista è stata di parola e noi l’abbiamo portata dove non avrebbe mai immaginato. Con Glorija ha fatto un bellissimo giro in barca della Laguna di Venezia. Le isole infatti sono spettacolari in questo periodo post emergenza covid, perché non c’è il solito turismo di massa. Si sono sedute a Torcello sul trono di Attila in pietra e a Burano hanno camminato per le calli e i campielli dell’isola più colorata di Venezia dove al momento si incontrano solo i residenti. Gli anziani pescatori aggiustano le reti e le merlettaie filano sul tombolo sedute in cerchio in simpatici e nostalgici ricordi di un mondo lento spesso dimenticato.
La ciliegina sulla torta è stata la salita alla cella campanaria più alta del centro storico, alla luce del tramonto abbiamo raccontato a Tamara qualche aneddoto su come “funziona” questa città così strana creata sull’acqua e sorretta da una foresta di tronchi di alberi.
Foto, selfie, ancora risate e poi giù di corsa dal campanile per un aperitivo e una cena.

Tamara c’ha salutato stringendoci forte e rilanciando con appuntamento a fine agosto in Piemonte tra il Monviso e il Monte Rosa. Faremo il possibile per esserci e salire in vetta assieme a lei, per adesso le auguriamo buon viaggio lungo tutto lo stivale e una buona avventura in questa magnifica penisola ricca di tesori.

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